I Miracoli

 

Innumerevoli Miracoli furono compiuti per intercessione della Vergine delle Grazie, alcuni di questi verranno brevemente raccontati. 

Il primo è quello che vide protagonista il Dott. Gaetano Morizzi. (1794-1853). 
Era il mese di dicembre del 1833 quando il dott. Morizzi veniva ad ammalarsi di un gravissimo male, un giorno l'improvvisa rottura di un ascesso polmonare e la conseguente emissione del materiale purulento fecero impaurire il malcapitato che, rivolto alla moglie disse come per lui la vita ormai fosse bell'e andata. Curato invano dai suoi colleghi, quasi privo di voce, nel marzo del 1835 il medico tresilicese, causa la contagiosità del suo male trovasi già abbandonato da tutti e stava prossimo per morire, quando all'unica persona che di lui ancora si curava la Vorluni, la Madonna apparve in visione fiancheggiata da S. Caterina da Siena e dalla venerabile Francesca delle cinque piaghe di Gesù per dire come il Morizzi, pur ormai prossimo alla Morte, per il suo speciale interessamento sarebbe alla fine guarito. Difatti, non passarono che pochi mesi soltanto da quell'apparizione e nell'agosto dello stesso anno il medico risultava pienamente e incredibilmente ristabilito, senza che avesse usato minimamente verun rimedio medicamentoso e apparendo agli stupefatti amici congiunti e curatori. La Madonna, che aveva compiuto così grande Miracolo riapparve ancora alla medesima Rosa per indicare al medico quale contropartita per la sua guarigione il soddisfacimento di alcuni doveri, fra i quali dominava supremo quello di adoperarsi a favore dell'umanità sofferente e, in primo luogo e gratuitamente dei poveri. Il Morizzi accettò con grande gioia il comando divino e da allora in poi tenne a prodigarsi a tutto spiano in favore del suo prossimo e, naturalmente con maggiore impegno dei più diseredati. 

Il Canonico D. Francesco Antonio Medici il 13 agosto del 1836 dovrà inesorabilmente morire in seguito ad un improvviso attacco. Questo l'evento di cui venne informata da una voce misteriosa la Vorluni nel mese di luglio precedente. Ricevuto questo fatale messaggio, la pia donna non pose tempo in mezzo e diedesi ad implorare la Vergine, in favore del morituro sacerdote. Questa, chiamata in causa, aderì tosto all'invito e alla Vorluni spiegò come tutto sarebbe puntualmente accaduto e come il Medici sarebbe stato salvato in punto di morte. 

Anche D. Francesco Saverio Pugliese sarebbe dovuto perire in quel mese di agosto per una febbre gastrica biliosa ma anche lui, al pari del sacerdote, venne miracolato in extremis. Il Pugliese era già all'ultimo respiro quando, notatosi un improvviso e netto miglioramento, si volle provvedere ad un consulto, cui parteciparono tre medici, dei quali due soli si pronunciarono a favore della somministrazione di un farmaco antifebbrile. Si era da poco allontanato dal capezzale del malato il medico dissenziente, quando un angelo, apparso in casa alla Vorluni, invitò costei a premurarsi perchè il Pugliese potesse venir curato solo da quel medico. Altra apparizione nella medesima giornata imponeva che un sacerdote intimasse l'ubbidienza al malato nel mentre si annunciava la fine delle sue pene per il sabato 27 agosto. Ciò puntualmente si verificò e la Madonna, per contraccambio in una successiva manifestazione, avendo a lato due angeli di cui uno risultava l'Arcangelo Raffaele, richiese al Pugliese l'obbligo di collaborare col Morizzi per l'esaltazione del Suo culto, di rendere note per iscritto cinque Grazie e Miracoli e di questuare sotto il Suo nome. Con quanto ricavato dalla questua si sarebbe dovuta acquistare sotto la supervisione del vescovo una nuova statua, da collocare nella Chiesa parrocchiale e, infine, si sarebbe dovuta far costruire una campana di bronzo (al cui suono saranno per cessare tempeste, fulmini, e tremuoti) (si ripete qui il miracolo della Campana della chiesa del Pilar?). L'apparizione ultima della Madonna ebbe termine con il proferimento della frase: 

 "Io sono la Madre della Grazia, la Madre della Misericordia, felici tresilicesi; felici ancor tutti quelli che mi invocano; saranno da me esauditi e consolati coloro tutti che a me si accostano con filial fiducia e soda speranza". 

Ancor oggi moltissimi devoti della Madonna, da ogni parte del mondo, si rivolgono a Lei con fervida fede per ottenere intercessioni particolari. Chi ottiene tal favori, volentieri e colle lacrime agli occhi, dimostra sincera gratitudine con pellegrinaggi e visite al suo Santuario. 

(da "Un Paese un Culto" Tresilico e la Madonna delle Grazie, a cura di Rocco Liberti, Tresilico (RC), GM Edizioni, Giugno 1979)